12.27.2007

Björk - Volta (2007, One Little Indian)

Se c'è una caratteristica che nella musica permette di rischiare è quella dell'inconfondibilità. Björk in 30 anni di carriera (la metà dei quali in assolo) è riuscita ad entrare nelle classifiche pop quasi senza volerlo (il suo "Post" del 1995 rimane a tuttoggi uno degli episodi pop meno convenzionali della storia), ma soprattutto mantenendo una credibilità cristallina e proseguendo la sua carriera ascoltando il suo cuore e il suo cervello, senza preoccuparsi troppo del pubblico. "Volta" è l'ennesimo album impeccabile, dove la produzione di Timbaland ("Earth intruders", "Innocence", "Hope") va a braccetto con le sue stravaganti ballad minimali tipo "Pneumonia", dove il duetto con Anthony Hegarty (che raggiunge i livelli emotivi di "I've seen it all" cantata insieme a Thom Yorke nel 2000) si sposa bene con pezzi ultra-cinematici come "Wanderlust" e "Vertebrae by vertebrae" o con spaccati di folktronica ambientali tipo "I see who you are" o "My juvenile". L'unica stecca è "Declare independence", abbozzo noise ingiustificato del quale si può fare a meno; per il resto, ancora una volta, è magia.

8/10

Highlights:
Tutto.

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